Dopo Camicie Verdi e Nazirock, come la terza tappa di un viaggio
nelle nuove destre. Racconta cos’è stato il berlusconismo e lo fa
attraverso la cronaca del No Berlusconi Day, la gigantesca
mobilitazione in cui finalmente, dopo gli anni della paura
instaurata dal G8 di Genova, i giovani trovano il coraggio di
scendere in piazza.
Questo è lo stesso popolo che darà origine al Movimento 5 Stelle.
Il 5 dicembre 2009 lo vediamo sciamare a Roma verso Piazza San
Giovanni, una massa incredibile, forse un milione, venuti da tutta
Italia. Per la prima volta non sono stati i partiti o i sindacati a
convocarli. Si sono mossi spontaneamente rispondendo
all’appello lanciato su internet da San Precario, un anonimo
blogger.
Senza alcuna violenza, in un clima di festa, chiedono al presidente
del Consiglio, Silvio Berlusconi, di rassegnare le dimissioni e di
presentarsi in tribunale per essere giudicato come ogni altro
cittadino.
In piazza c’è il Paese che non si arrende. E ci sono gli artisti, come
Dario Fo, Franca Rame, Mario Monicelli, Roberto Vecchioni,
Fiorella Mannoia, Ascanio Celestini e Moni Ovadia. Ci sono i
gruppi musicali: tra gli altri Nuove Tribu Zulu, Tetes de bois e
Tammuriata Rock. Ci sono i giornalisti, come Giorgio Bocca, e i
personaggi attivi nella cultura e nel sociale, come Margherita
Hack, Salvatore Borsellino e Pancho Pardi.
Quel giorno, oscurato dai media costretti entro gli spazi residui
concessi dal regime, rimarrà nella storia come la manifestazione
più forte e indipendente del dissenso civile, come una Woodstock
della politica, come il primo annuncio della fine del
berlusconismo in Italia.
Il film dura 67 minuti
montaggio di Roberto Missiroli
musiche originali di Antonio Jasevoli
materiali video messi a disposizione da quindici filmaker:
Francesco Bonaccorso, Luigi Conte, Donatello Conti, Giulio
Crisante, Tommaso Lusena De Sarmiento, Roberta Fadda, Paolo
Ferrari, Paoloreste Gelfo, Cristiano Gerbino, Gaia Lazzaro,
Eleonora Marino, Nicola Moruzzi, Roberto Nieddu, Paola
Sangiovanni, Elena Somarè.