A Marsala presentato il libro del consigliere togato del Csm e del giornalista Saverio Lodato, "I nemici della giustizia"
“La Commissione europea ha posto l'attenzione con preoccupazione alle conseguenze della riforma Cartabia sotto il profilo della lotta alla corruzione e della lesione dell'autonomia e della indipendenza dei giudici”. Sono state le parole del magistrato e consigliere togato del Csm Nino Di Matteo, intervenuto ieri a Marsala durante la presentazione del suo ultimo libro-intervista “I nemici della giustizia”, scritto insieme al giornalista ed editorialista Saverio Lodato. L’evento, promosso dall’amministrazione locale del sindaco Massimo Grillo e moderato dal giornalista Renato Polizzi, è stato realizzato sotto forma di dialogo insieme alla dottoressa Giulia D’Alessandro, sostituta procuratrice di Napoli. Quest’ultima ha accompagnato Di Matteo nell’analisi delle criticità delle più recenti riforme, a partire da quella della ministra della Giustizia Marta Cartabia, dei meccanismi degenerativi causati dal sistema correntizio e dalle gravi forme di collateralismo con la politica, che determinano sempre di più la burocratizzazione del ruolo del magistrato e la gerarchizzazione delle procure. Un dibattito importante, soprattutto per la società civile e per i giovani. Perché oggi, come ha spiegato il magistrato, “c'è chi vuole approfittare della crisi di credibilità della magistratura per fare approvare leggi e riforme che limitino l'indipendenza e l'autonomia della magistratura o che in futuro rendano sempre più difficile alla stessa di fare indagini che possano anche semplicemente sfiorare il potere politico, economico, finanziario, imprenditoriale e massonico". Una situazione posta in essere da chi, non sopportando il controllo di legalità, vuole regolare i conti con la magistratura, “con una funzione di vendetta, ma anche e soprattutto" con una "funzione di prevenzione". Il fine è grave e preoccupante: “Evitare che in futuro ci possa essere una magistratura libera, con magistrati coraggiosi che osino cercare la verità su certe cose e che osino andare oltre la repressione della criminalità mafiosa comune".
Di Marta Capaccioni e Luca Grossi
Riprese video: Emanuele Di Stefano e Davide de Bari
Edited: Francesco Piras
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