Parlando di Burning Spear parliamo di un artista leggendario, uno degli unici depositari rimasti della autentica tradizione del roots rurale jamaicano degli anni settanta. Dopo aver sviluppato la sua sensibilità musicale nel country di St. Ann (stesse origini di Bob Marley), ha contribuito ad aprire le porte di Studio One al roots and culture con due album fondamentali e parecchi singoli. In questo periodo Winston Rodney ha già formato il suo stile: lo stile vocale inconfondibile, l'ipnoticità della sua musica dal retaggio assolutamente africano e la sua poetica di recupero dell'eredità africana e del pensiero di Marcus Garvey (il suo nome è il nome di battaglia del leader keniota Yomo Keniatta). Dopo aver lasciato Studio One Burning Spear estende all'estero la sua fama dapprima agli stupendi albums prodotti da Jack Ruby, poi con le sue numerose autoproduzioni attraverso cui, anno dopo anno, Spear è entrato nel terzo millennio rinnovando sempre il suo messaggio ma rimanendo sempre saldamente ancorato alle sue radici in un'opera dalla straordinaria proflificità ed intensità. Sicuramente molti di voi avranno ancora in mente l'ultimo intensissimo concerto di Burning Spear al Rototom Sunsplash 2003 nell'edizione del decennale: quell'anno il magico African Teacher promuoveva il suo CD 'Free man'. Sul finire del 2005 Spear è tornato con un ulteriore capitolo della sua straordinaria avventura artistica e cioè l'eccellente ultimo CD 'Our music'. Il tour di quest'anno quindi, oltre ai suoi grandi classici di sempre proporra' le sue nuove composizioni.
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