Torino - Teatro Carignano
29/03/2015 - ore 15.30
Partecipanti: Giuseppe Cederna, Carlo Ginzburg
Scrivere per sentirsi vivi, per non smettere di essere partecipe della vita dei propri cari. In otto anni, tre mesi e otto giorni di reclusione, Vittorio Foa scrisse 525 lettere, cinque cartoline e un telegramma, che ci lasciano una lettura disincantata degli eventi del nostro Paese: dalla preparazione alla guerra etiopica alla catastrofe militare dell’Italia, alla fine del fascismo. Nella speciale sezione del programma dedicata ai grandi discorsi che hanno segnato la storia, una riflessione filtrata dallo sguardo di un intellettuale antifascista e di un protagonista del Novecento italiano.
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