Ferdinando Fasce - I persuasori occulti. Manipolare il discorso pubblico nell’America del Novecento
Ivy Lee, figlio di un pastore metodista, laurea a Princeton, ex giornalista, attivo nel primo trentennio del Novecento. Edward Bernays, nipote di Sigmund Freud, trasferitosi bambino con la famiglia dalla natia Vienna agli Stati Uniti a fine Ottocento, laurea a Cornell, ex giornalista, attivo per buona parte del Novecento (morì nel 1995 a 103 anni). John W. Hill, coetaneo di Bernays, ex giornalista, creatore dell’agenzia di comunicazione Hill & Knowlton.
Sono i tre padri fondatori della professione delle public relations (relazioni pubbliche), le attività di pubblicizzazione e promozione di imprese, enti, persone e idee. Ma sono anche gli inventori di nuovi modi di manipolare l’opinione pubblica lavorando dietro le quinte per difendere un’impresa dagli attacchi sindacali, promuovere con un “evento” il consumo di sigarette o controbattere le polemiche scatenate dalle prime rivelazioni sugli effetti del fumo sulla salute.
Le loro campagne comunicative ci riportano alle radici del discorso pubblico contemporaneo, dei modi con i quali, spesso inconsapevolmente, consumiamo immagini e idee.
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