13 aprile 2023
Il ritorno sulla scena della guerra è acquisito nel discorso pubblico come un fatto normale, inevitabile. Con la conseguente riduzione della politica alla contrapposizione amico/nemico. Negli ultimi trent’anni, la guerra ha compiuto un salto di qualità: dalla “guerra preventiva” in Iraq, alla “guerra umanitaria” in Kosovo, fino alla guerra tra democrazia e autarchia, tra libertà e dispotismo, in Ucraina. Per non subire la logica bellica dello schieramento occorre sottrarsi alla retorica del discorso pubblico, alla confusione tra fatti e valori di cui è intriso. È davvero inevitabile contrastare la violenza e l’aggressione con le armi? Non è forse questo il terreno più congeniale al riprodursi del dominio? Non è più efficace “muoversi su un altro piano”? La politica femminista ha modificato l’esperienza e le relazioni umane conquistando i cuori e le menti, e non il potere sulle vite. Riattraversando criticamente la tradizione culturale maschile, è risalita alle cause della violenza incistate nella virilità. Del resto, nessun sistema di potere può durare affidandosi solo alla forza: per vincere deve necessariamente convincere. Alleanza dei corpi, vulnerabilità, relazioni, interdipendenza sono alcune parole chiave utili per pensare la guerra e lottare per la pace.
MARIA LUISA BOCCIA
È presidente della Fondazione Crs-Archivio Pietro Ingrao. Ha insegnato filosofia politica all’Università di Siena. È stata senatrice nella XV legislatura. Tra i suoi scritti: L’io in rivolta. Vissuto e pensiero di Carla Lonzi (La Tartaruga, 2010); con Grazia Zuffa, L’eclissi della madre. Fecondazione artificiale. Tecniche, fantasie, norme (Pratiche, 1998); Sessi e sessualità fuori scena. Quale etica per la procreazione assistita, in Caterina Botti e Fabrizio Ruffo (Ediesse, 2002); La differenza politica. Donne e cittadinanza, (Il Saggiatore, 2002); Faire autrement de la politique. Théorie et pratique dans le féminisme italien, in Christiane Veauvy (Ed. de la Maison des sciences de l’homme, 2004); Con Carla Lonzi. La mia opera è la mia vita (Ediesse, Roma 2014); Le parole e i corpi (Ediesse, 2019); La sinistra nel recinto dell’Occidente, in www.centroriformastato.it; Di quale fine della guerra parliamo? in “Parole-chiave” n. 8, 2022; Tempi di guerra. Riflessioni di una femminista (Manifestolibri, 2023).