Franco Cardini - Fidel Castro e il caso Cuba, incontro nell'ambito de La Storia in Piazza XII edizione, storia segreta.
Nel 1962, come reazione alla fallita invasione della Baia dei Porci del 1961 da parte degli Stati Uniti, tramite un’operazione affidata alla CIA, Cuba chiese all’Unione Sovietica, con la quale aveva un trattato di mutua assistenza, un sostegno alla propria difesa schierando sull’isola missili con capacità anche nucleare.
Il leader sovietico Nikita Chruščёv era già preoccupato per lo schieramento statunitense dei missili con capacità nucleare Jupiter in Gran Bretagna, Italia e Turchia (cinque basi a ridosso del confine sovietico). Un fatto che chiariva la natura del confronto tra i due blocchi e anticipava con lo schieramento di armi a lunga gittata l’espansione della Nato che trent’anni dopo sarebbe stata anche territoriale
Chruščёv accettò la richiesta di Cuba e iniziò a installare missili a medio raggio sull’isola. In ottobre J.F. Kennedy decise allora il blocco navale al traffico sovietico e per un paio di giorni il mondo fu vicinissimo alla guerra nucleare.
La crisi si risolse con un accordo pubblico e uno segreto.
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