Nel 1990 un’intera casa conteneva tipicamente circa 20 elementi chimici. Oggi ve ne sono più di 40 solo in uno smartphone. Elementi esotici come l’indio, il praseodimio o l’europio hanno assunto un’importanza cruciale in una varietà di dispositivi elettronici, ma anche un elemento più tradizionale come l’elio riveste un ruolo fondamentale, ad esempio per rendere possibili gli esami diagnostici di risonanza magnetica. Per non parlare degli elementi necessari per la transizione energetica come il litio, essenziale nelle batterie.
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