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Guerra in Ucraina: il giro d’affari di chi ci guadagna

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La guerra in Ucraina nel complesso sta causando, ovviamente, più effetti positivi che negativi sull’economia mondiale. Eppure come avviene quasi sempre, c’è anche chi dalla situazione sta guadagnando.

Le prime che vengono in mente sono le aziende del settore militare. In realtà però, per quanto sia controintuitivo, il 2022 per queste realtà non è stato particolarmente positivo. Questo perché già negli anni passati ci si aspettava un possibile conflitto e l’aumento degli incassi per i produttori di armi c’era già stato.

Nel 2021, infatti, la spesa militare globale ha raggiunto il record più alto di sempre, con oltre 2.100 miliardi di dollari.

Per questo nel 2022, nonostante lo scoppio della guerra non si sono visti particolari effetti positivi.

Per le aziende del settore in Russia, invece, gli effetti positivi ci sono stati. Alla lunga, però, per loro la guerra potrebbe portare effetti negativi, con un calo delle esportazioni.

A guadagnare davvero più di tutti dalla guerra in Ucraina sono state le compagnie energetiche. Sfruttando l’aumento dei prezzi degli idrocarburi, e quindi dell’energia in generale, diverse realtà del settore hanno potuto realizzare nel 2022 gli utili più alti della loro storia.

Un altro settore che ha guadagnato molto, realizzando profitti record, è quello alimentare. Infatti, con la guerra il prezzo di diversi prodotti agricoli è schizzato in alto. Questo, in prima battuta, ha portato incassi record alle aziende che se ne occupano, soprattutto quelle nell’ambito dei cereali.

Poi, anche diversi fondi di investimento hanno tratto importanti profitti da questo fenomeno, investendo su titolo legati ai prodotti alimentari. Secondo uno studio di Greenpeace i 10 più grandi fondi speculativi al mondo ci avrebbero ricavato quasi 2 miliardi di dollari.

Alla lunga, però, tornano protagonisti i produttori di armi. Le aziende militari americane, infatti, stanno cercando di ottenere, facendo leva sulla carenza di munizioni, contratti a lungo termine che garantirebbero loro guadagni record per diversi anni.

Sempre alla lunga a guadagnare dalla guerra potrebbero essere i gruppi criminali. L’Ucraina, infatti, è un Paese con importanti problemi di corruzione. Di conseguenza, c’è il timore che dopo la guerra una parte delle armi, alcune molto avanzate, inviate al Paese finiscano nel mercato nero.

Sarebbe un rischio notevole, visto che ce ne sarebbero anche alcune in grado di abbattere aerei. Per contrastare il fenomeno, però, l’Unione Europea e la Moldavia stanno creando in collaborazione un’apposita task force.

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