Guido Barbujani - Una lunga storia svelata dal DNA. Incontro nell'ambito de La Storia in Piazza XII edizione, storia segreta.
Oggi si sente spesso parlare di radici (di un popolo, di una comunità…), ma si tende a dimenticare che le radici servono alle piante per stare ferme, mentre il genere umano dispone di gambe e piedi, grazie ai quali si è mosso in continuazione. Degli spostamenti dei nostri antenati, prima all’interno dell’Africa e poi, da lì, su tutto il pianeta, restano tracce fossili e reperti archeologici, ma da qualche anno lo studio del DNA ci permette di ricostruire aspetti altrimenti oscuri di queste migrazioni.
Il DNA dimostra che discendiamo da un piccolo gruppo di fondatori africani; che abbiamo avuto rapporti più che amichevoli con l’uomo di Neanderthal; che la grande rivoluzione neolitica durante la quale abbiamo imparato a produrre il cibo è stata accompagnata da massicci spostamenti di popolazioni dall’Anatolia all’Europa; e che a questi migranti anatolici noi europei dobbiamo non solo l’invenzione dell’agricoltura e dell’allevamento, ma anche il colore bianco della pelle.
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