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16 Maggio 2023
14:23
una vera e propria guerra tra le varie polizie dei vari Stati e i cittadini ....ricordo un altro video di Paolo su George Floyd...bestiale non finirà mai.
tom
16 Maggio 2023
13:36
Grazie Paolo... È terribile ma necessario. Complimenti per il montaggio Letizia
Letizia Cortini
16 Maggio 2023
12:36
Niente di nuovo sotto il sole yankee. I cop sono ignoranza in uniforme. Un trend difficile da rovesciare e sempre peggio, sono fuori forma e incazzati, grassi e gratuitamente violenti rappresentano il peggio del trash (bianco e nero) nel paese già sufficientemente brutale. Il ritratto di Paci è fin troppo lungo e non lascia spiraglio alla speranza .
Tony Shargool
19 Maggio 2023
23:30
Anche questa volta ho fatto fatica a guardare fino alle fine queste immagini montate da Paolo Paci. Immagini che fanno male agli occhi e al cuore. E ancora una volta ci allontanano da questo paese, che sta perdendo ogni giorno di più la sua fama di baluardo della democrazia, della libertà e dei diritti fondamentali dell'uomo, e che rischia di diventare un paese sempre più malato, contaminato da un trampismo fascista e razzista dilagante che man mano, come un tumore, si sta divorando l'America. E ancora una volta è la questione razziale a tenere banco perché c'è un altro afro-americano massacrato, con un pretesto da nulla, dalla polizia americana. Una questione (quella che vede contrapposti polizia e neri) che si pone da tempo, praticamente dal tempo della "grande migrazione", alla fine della prima guerra mondiale, che ha visto crescere enormemente la presenza nera nel Grande Paese, soprattutto nelle principali città industriali. In qualche modo la conferma di quanto negli anni '60 e '70 andavano affermando le pantere nere, quando parlavano dell'America come di una società costruita sulla disuguaglianza, sulla schiavitù e sulla segregazione. La cosa che soprattutto spaventa ogni volta è questa assoluta mancanza di pietà e di umanità. Il lavoro del pestaggio è ogni volta lento e meticoloso, fino a che diventa massacro e morte. I poliziotti che uccidono i giovani neri inermi, come nel caso di Tyre Nichols raccontato da Paolo, non sembrano preoccupati o davvero preoccupati. Per via della solita impunità della giustizia? O semplicemente per un'abitudine culturale radicata? Immagini terribili (che giustamente Paolo ha tenuto lunghe) tanto che le stesse autorità di Memphis (dove è avvenuta la mattanza), pubblicando quei file video, hanno messo in guardia sulla natura fortemente scioccante e terrificante di quelle immagini. E infine questa volta c'è una novità importante e spaventosa: i cinque poliziotti responsabili del pestaggio e della morte di Tyre sono tutti e cinque neri, come la vittima di turno. Si chiamano Tadarrius Bean, Demetrius Haley, Desmond Mills Jr., Emmitt Martin III e Justin Smith. L'avvocato della famiglia di Tire Nichols, Ben Crump, dopo aver elogiato la velocità con cui i cinque agenti sono stati arrestati, ha detto che non conta la loro etnia. "C'è solamente la cultura della polizia americana dietro la morte di Tyre", ha concluso. Forse ha ragione lui, ma per me invece conta molto: è un elemento che rende questa storia ancora più devastante. (giandomenico curi)
Giandomenico Curi