Giorgio Ferrari - Le spie della guerra fredda: i coniugi Rosenberg. Incontro nell'ambito de La Storia in Piazza XII edizione, storia segreta.
Il 29 agosto del 1949 nell’immensa distesa di Semipalatinsk nel nordest del Kazakhstan l’Unione Sovietica sperimenta la sua prima bomba atomica, una copia perfetta di Fat Man, l’ordigno americano lanciata su Nagasaki il 9 agosto del 1945.
Da quel giorno gli Stati Uniti perdono il loro primato nucleare e insieme la propria presunzione di invulnerabilità. È uno choc che attraversa tutto il Paese, mentre il presidente Truman, il Pentagono, i servizi segreti si domandano come ciò sia potuto accadere, chi può aver trafugato e trasmesso ai russi i piani dell’arma nucleare.
Due anni dopo i presunti colpevoli sono alla sbarra davanti a un tribunale di New York. Si chiamano Julius e Ethel Rosenberg, Anatoli Yakovlev, David Greenglass, Morton Sobell. Ma è soprattutto sui primi due che l’America si dividerà, su quella coppia un po’ dozzinale di ebrei senza fortuna che sembrano aver cambiato da soli il corso della Storia. Finiranno dopo anni di processo sulla sedia elettrica. Vittime innocenti, secondo molti, spie perfette secondo l’FBI.
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