Da V/L 2023 - Confronto con ANNAROSA BUTTARELLI, ROCCO D’AMBROSIO, CRISTINA SIMONELLI - modera NICOLA GASBARRO -
In quanti paesi il potere viene esercitato in nome e per conto di Dio? Quando la religione è strumento dell’agire politico e a governare sono i capi religiosi, quando l’autorità dello stato è sostenuta dalla paura del “peccato”, quando l’etica pubblica coincide con la morale religiosa, quale spazio rimane alla tolleranza per la libertà del pensiero, per i comportamenti non conformi a un presunto ordine trascendente? Quanta violenza si giustifica, soprattutto a carico delle donne, quando i regimi sono sessuofobici per definizione e maschilisti per un intrinseco diritto di superiorità dell’uomo sulla donna, peccatrice per nascita e per inclinazione? È compatibile tutto questo con le aspirazioni delle nuove generazioni ormai “connesse” con altri modelli culturali? D’altra parte, se le grandi religioni continuano, legittimamente, a porsi come sistemi di valore e di senso, come rendere autonomo il fondamento dell’autorità civile, e laico l’esercizio del potere?
ANNAROSA BUTTARELLI Filosofa, saggista e docente Iuav. Fa parte della Comunità filosofica Diotima, che ha elaborato in Italia il pensiero della differenza sessuale. È direttrice scientifica della Fondazione Scuola Alta Formazione Donne di Governo. Tra le maggiori studiose europee di María Zambrano, è autrice di Sovrane. L’autorità femminile al governo (il Saggiatore 2013, 2017).
ROCCO D’AMBROSIO Docente di Filosofia politica alla Pontificia Università Gregoriana, è presbitero della diocesi di Bari. Presiede l’Associazione Cercasi un fine, impegnata nella formazione politica e nell’accoglienza di migranti. Gli ultimi tra i suoi numerosi saggi, per Castelvecchi: Il potere. Uno spazio inquieto (2021); C’è sempre un dopo. Riflessioni sul post-pandemia e guerra in Ucraina (2023).
CRISTINA SIMONELLI Insegna Storia della chiesa e Teologia patristica a Milano alla Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale e a Verona. Socia del Coordinamento delle Teologhe Italiane, ne è stata presidente dal 2013 al 2021. Nei molti anni passati in contesto Rom (1976-2012) ha appreso la passione per la complessità e le differenze, anche nella ricerca storica e teologica.
NICOLA GASBARRO Antropologo. È presidente del comitato scientifico di vicino/lontano e membro della giuria del Premio Terzani. Si occupa di problemi relativi alla comparazione storico-religiosa e all’antropologia della complessità. Autore di numerose pubblicazioni, per la collana ‘vicino/lontano’ ha curato L’uomo che (non) verrà di Mike Singleton (Forum 2013).
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