La Cina nel 2022 ha registrato il suo primo calo demografico in oltre 50 anni. La popolazione cinese è diminuita di circa 850 mila persone, con le morti che hanno superato le nascite.
Da quando ci sono dati disponibili, cioè da fine anni ‘40, la Cina è sempre stato il Paese con la popolazione più alta al mondo. E proprio in quel periodo inizierà una lunga fase di boom demografico.
Questa crescita, in Cina come in altri Paesi in quel periodo, in realtà è stata dovuta alle minori delle morti e non ad un aumento delle nascite. Con la modernizzazione, infatti, il tasso di mortalità crolla ma, almeno in un primo momento, quello di mortalità resta più o meno costante.
E la crescita andrà avanti, pur con un breve calo tra 1959 e 1961 quando ci fu la Grande Carestia Cinese.
Nel complesso la popolazione stava aumentando a ritmi molto rapidi. Questo in prima battuta è positivo ma, come evidenziano alcune teorie economiche, rischia di portare ad un forte aumento della povertà.
Come è successo in casi come quello del Brasile, con la comparsa delle favelas.
Per evitarlo, allora, il governo cinese iniziò ad attuare politiche per limitare le nascite. Prima la “Later, Longer, Fewer” nel 1969 e poi la famigerata “politica del figlio unico” nel 1979. All’inizio puntavano soprattutto su propaganda e sovvenzioni ma nel tempo, visti gli scarsi risultati, diventeranno sempre più coercitive.
Queste politiche porteranno a diversi casi denunciati come violazioni dei diritti umani. Con centinaia di milioni di sterilizzazioni e aborti forzati.
I governi cinesi, però, non hanno considerato altri fattori che causano un calo delle nascite spontaneo.
Dopo il 2000, infatti, iniziano a scendere sempre più rapidamente. Troppo rapidamente, tanto che nel 2013 ammorbidiscono e nel 2016 eliminano la politica del figlio unico.
Il calo delle nascite è stato troppo repentino e sta causando un eccessivo invecchiamento della popolazione, con tutti i problemi che ne conseguono dal punto di vista economico.
Visto che le nascite restavano basse, il governo ha posto sempre più incentivi per incoraggiare a fare più figli. Tanto che si parla di una “politica dei tre figli”, che però per ora non si sta rivelando molto efficace.
I giovani cinesi, infatti, nei sondaggi dicono per la maggioranza di non volere figli o di non volerne più di uno o due.
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