M. C. Escher creò nel 1956 una litografia chiamata Galleria di stampe, che raffigura un osservatore in una galleria di stampe che guarda un quadro che rappresenta la stessa galleria in cui si trova. Escher utilizzò una deformazione prospettica che ingrandisce l'immagine per ogni lato e lascia al centro una zona incompiuta. Cinquant'anni dopo, i matematici H. W. Lenstra e Bart de Smit dell'Università di Leida hanno scoperto che la deformazione prospettica corrisponde ad una trasformazione conforme dei punti del piano, completando così l'immagine nello spazio lasciato incompiuto.
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