Il fatto che Dante abbia collocato Ulisse all’Inferno mostra l’ambiguità dell’eroe greco, che può essere considerato tanto un eroe quanto un consigliere fraudolento. Allo stesso modo esiste un’ambiguità della scienza, la cui potenza cognitiva può essere fonte di progresso e di salute quanto di crisi ambientale e di morte. È solo una rinnovata alleanza tra scienza e sapienza a poter garantire quel controllo umano grazie al quale la scienza opera solo in funzione del bene dell’umanità.
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