Il corto si concentra soprattutto sul libero arbitrio e la responsabilitàdelle proprie scelte, anche nel caso di passività di fronte ad esse. L'uomoè in preda a un problema di coscienza e di identità; la voce lo condurràallo sfogo e allo scavo emotivo più profondo.
La necessità di filmare l'angoscia della disintegrazione dell'identità di unuomo e di cantare "un requiem pour un con" in omaggio alla sua testardagginee convinzione verso quanto gli viene chiesto, e non pensato, rappresenta ilmotore finalizzato alla creazione dell'opera e all'evidenza delleresponsabilità individuali.
NOTE DI REGIA: L'asetticità del macello, l'odore del sangue, il freddoconservatore e i sacchi quasi animati, appesi e privi di soffio vitale nonsono solo una cornice, ma una scheggia propulsiva che ha determinato lenostre azioni e decisioni in ripresa. La recitazione, il movimento, la lucegenerati da e per "una presenza palpabile di morte" sono il frutto di unacatarsi diretta e spontanea.
Questo film avrebbe potuto essere muto: il giorno prima delle riprese laScuola di cinema mi telefona sostenendo che in quanto esterno alla scuolanon potevo eccedere nelle richieste di attrezzature, e mi tolgono lastrumentazione audio. Era troppo tardi per chiedere in noleggio qualcosa ecominciai a stravolgere tutto il lavoro. Dopo un paio d'ore cambiarono idea:avrei avuto microfono, giraffa, ma non il DAT. Così recuperammo un minidisc,che comunque ebbe il suo bel da fare: ogni quarto d'ora si azionavano leventole refrigeratrici, la presa diretta era molto difficile. Il secondogiorno tagliai sei battute dalla sceneggiatura in modo da terminare neitempi.Regia:
Antonio CantarellaSoggetto/sceneggiatura:
Antonio CantarellaInterpreti (solo i principali):
Marcello Belotti, Zamira PasceriFotografia:
Giulio NicolisMusica:
"Requiem pour un con" di Serge GainsbourgScenografia:
Antonio CantarellaProduzione:
Alberto Nicolis, Mida Cannarella. Scuola Civica di cinema -MilanoFonico:
Paolo BenvenutiMontaggio:
Antonio CantarellaMixaggio audio:
Stefano BredaContatti:
karamaz@gmail.com
3 Novembre 2006
19:48
Coraggioso e graffiante!! Davvero inusuale ed efficace l'impostazione cui giova anche la scelta di un ben manipolato bianco e nero. E' riuscito a colpire anche i miei scombinatissimi alunni..delle medie!
mida