Mari di pergamena, mari di carta, mari di bit. La cartografia nautica dal XIII al XXI secolo, ultimo appuntamento con il ciclo "Orizzonti della conoscenza" a cura del Centro Studi Colombiano.
Le carte nautiche sono una categoria particolare di carte geografiche in cui vengono rappresentate tutte le informazioni utili all’andare per mare. Come tali, sono fondamentali per garantire la sicurezza della navigazione e la salvaguardia della vita umana in mare. In Italia, l’ente cartografico deputato alla loro produzione e al loro aggiornamento, per i mari che bagnano la penisola, è l’Istituto Idrografico della Marina che, sin dalla sua nascita nel 1872, ha sede a Genova, nell’ottocentesco Forte San Giorgio. I primi esemplari conosciuti di carte nautiche risalgono al XIII-XIV secolo e sono di origine genovese. Il Rinascimento e l’età delle grandi scoperte geografiche, se da un lato riportarono in auge la cartografia scientifica, grazie alla riscoperta dell’opera del geografo ellenistico Claudio Tolomeo, dall’altro segnarono un notevole sviluppo della cartografia impropriamente definita “portolanica”, ossia la cartografia fattuale basata sulle conoscenze accumulate da generazioni di navigatori, perfezionandola via via con le nuove acquisizioni legate allo sviluppo della navigazione astronomica.
Visita: palazzoducale.genova.it