Dopo che la bizzarra soluzione del pediluvio è stata messa agli atti, il chiasso sul caso della morte di Wilma Montesi si placa uscendo dalle prime pagine dei giornali. A riportarlo potentemente all’attenzione del pubblico è il processo in cui il giornalista Silvano Muto ritira la ritrattazione e scarica un fulmine a ciel sereno: non è stato un incidente a uccidere Wilma, la ragazza è finita in un giro losco di traffico di stupefacenti e festini a base di orge e droga. Impossibile da credere, ma Muto ha un asso nella manica, una ragazza di nome Anna Maria Moneta Caglio. L’affare Montesi torna a divampare come un incendio.
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