La tempesta Vaia, oltre a provocare ingenti danni diretti, ha creato le condizioni per la diffusione del bostrico, un piccolo coleottero presente naturalmente nei boschi di abete rosso dell’arco alpino.
L’Ips thypographus, meglio noto come bostrico tipografo, è un piccolo insetto di forma cilindrica e di colore bruno, lungo circa 4-5 mm. È endemico dei boschi del Trentino e attacca prevalentemente l’abete rosso in cui si sviluppa sotto la corteccia scavando geometriche gallerie interrompendo il flusso della linfa e portando la pianta a morire in breve tempo.
La presenza di grandi quantitativi di piante danneggiate disperse nei boschi ha permesso alle popolazioni di bostrico di passare da una presenza endemica ad una presenza epidemica. Per questo la provincia di Trento subito dopo la tempesta Vaia ha attivato, in collaborazione con la Fondazione Mach, un sistema esteso di monitoraggio delle popolazioni dell’insetto.
In questo episodio di “Uomini e boschi” Cristina Salvatori ricercatrice presso la Fondazione Edmund Mach e il Brigadiere Capo della Forestale Roberto Ragucci ci accompagnano in una loro giornata tipo nel lavoro di monitoraggio e controllo di questo infestante insetto.
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