Le marocche di Dro sono un biotopo di particolare interesse perché in questa grande landa sassosa originata da una delle più grandi frane delle Alpi, si può osservare l’evoluzione della vegetazione che la colonizza.
In passato sono stati fatti rimboschimenti di pino nero d’Austria, una specie che riesce ad attecchire anche in zone aride e prive di fertilità. Questi rimboschimenti avevano due motivazioni: produrre legname e creare un po’ di terreno, ma una seconda importante motivazione era quella di dar lavoro ai moltissimi disoccupati che vi erano in Trentino fino agli anni '60 del secolo scorso e che per vivere avevano solo l’alternativa dell’emigrazione.
È pertanto difficile e anche sbagliato giudicare adesso come un errore quei rimboschimenti perché le attività vanno contestualizzate nel momento storico in cui sono svolte e non si giustifica un giudizio così negativo solo perché sul pino nero si sviluppa la processionaria.
Inoltre va apprezzato il fatto che il pino nero ha dato un’accelerazione all’evoluzione vegetale naturale in equilibrio con questo ambiente che sta sviluppandosi in vaste parti delle Marocche.
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