Il processo al giornalista Salvatore Muto mette in scena un testimone molto particolare: Annamaria Moneta Caglio. Le sue sono dichiarazioni impegnative, che scatenano una bagarre di commenti, titoli e agitazioni. Alla fine, il magistrato Raffaele Sepe rimette in moto le indagini, riparte da zero, e punta la sua attenzione sull’unico, essenziale, fatto che in tutto quel caos di politica e scandali era stato incredibilmente e paradossalmente accantonato, quasi dimenticato: la morte di Wilma Montesi.
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