Lo scheletro carbonizzato di un C-130 e di un elicottero Sea Stallion, anneriti dall'esplosione in pieno deserto; in lontananza un'autocisterna sventrata e sul terreno altri quattro elicotteri intatti. È tutto quel che resta di una operazione di salvataggio tanto ambiziosa quanto costellata di errori di preparazione, imbastita per risolvere una crisi internazionale e conclusa nel più cocente dei fallimenti, documentato nei giorni successivi con fotografie e riprese televisive a certificare uno smacco epocale, anticamera di una sfiducia politica così rapida da influire direttamente su una elezione presidenziale.