Perché gli esseri umani non sono semplicemente tutti buoni? Perché alcuni diventano criminali violenti? C'è un assassino dentro ciascuno di noi?
Il giardino di Albert vuole capire se e come la scienza possa sondare il lato oscuro delle persone: quello che ci fa commettere atti abominevoli, quello che suscita orrore e disgusto quando assume i contorni di un articolo di cronaca nera dai contenuti truci e cruenti - come fu il caso nel 2015 con la tristemente celebre "strage di Rupperswil": uno dei crimini più efferati della storia svizzera.
Ci inoltriamo nei cervelli di un assassino seriale, di un killer narcisista o di un potenziale psicopatico e cercheranno di comprendere se esista il modo di curare o di prevedere certi comportamenti criminali. Per farlo non si avvaliamo di uno psichiatra - come ci si aspetterebbe - bensì di un medico che ha abbracciato la neurocriminologia.
Una chiave di lettura, di interpretazione e di trattamento della violenza e della criminalità che sempre più frequentemente si rivela un'ottima alleata della tradizionale psichiatria. Scopriremo come un particolare tumore cerebrale, ad esempio, possa trasformare un placido insegnante in uno stupratore d'inaudita ferocia oppure come delle zone del cervello atrofizzate possano indurre comportamenti devianti e aggressivi. Cerchiamo anche di capire come e quanto la genetica abbia un ruolo nei nostri atteggiamenti criminali.
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