Il 2022 è stato l'anno più caldo e asciutto mai registrato a sud delle alpi. A Stabio ha piovuto la metà di quanto ci si aspetterebbe in un anno normale. Suolo, vegetazione e fiumi hanno registrato un deficit idrico importante, in diverse zone della Svizzera.
I boschi del Mendrisiotto si sono vestiti d'autunno anzitempo e la metà del bosco del Penz, a Chiasso, non è riuscita a superare un'estate così rovente. La resilienza che hanno mostrato alcuni alberi, sopravvissuti ma indeboliti, potrebbe non bastare di fronte a un'altra estate siccitosa.
Il fiume Ticino ha registrato un deflusso di acqua dimezzato. Le foreste della Svizzera, nei dieci anni passati, non hanno mai registrato una crescita così ridotta come nel 2022. Il terreno, quando si asciuga, trattiene con forza la poca umidità che contiene.
I cambiamenti climatici promettono inverni più piovosi ma più caldi, ed estati più asciutte. La sopravvivenza della vegetazione si gioca su una porzione di suolo di pochi millimetri. Incredibilmente piccola, estremamente importante.
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