Quando sui giornali e nei media si parla di giustizia, di processi, di persone detenute, di leggi, spesso leggiamo termini e definizioni imprecise e poco rispettose degli indagati o delle vittime. Una riflessione su come l’attività giuridica è, in certi casi – e in certi casi particolarmente significativi – condizionata dall’opinione pubblica e dai mezzi di informazione, con esempi pratici, racconti e fatti.
Con Stefano Nazzi e Alessandra Pellegrini De Luca, giornalisti de Il Post
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