Un nuovo futuro - e “una sola salute” (One Health) - sono possibili solo se ci incamminiamo verso l’unità della famiglia umana che responsabilmente abita il pianeta come la “casa comune” di tutti, anche di coloro che verranno dopo di noi. Siamo entrati nel XXI secolo scarichi di sogni e visioni comuni. In questi primi vent’anni abbiamo assistito a tragedie che non pensavamo possibili, e il futuro che ci aspetta sembra segnato da catastrofi planetarie. È facile essere pessimisti: ci sono ragioni sufficienti per esserlo. Non è, però, una condanna senza appello. Ci sono altrettante ragioni per sperare in un futuro migliore, sia per noi esseri umani che per il mondo che ci ospita.