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Presentazione relazione sullo stato della green economy 2023 - Edo Ronchi

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Stati generali green economy 2023
L’economia di domani: una green economy decarbonizzata, circolare e rigenerativa

La transizione ecologia - afferma Edo Ronchi Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile - pur essendo impegnativa e onerosa, è in grado di generare benefici ben superiori ai costi: ogni euro investito crea un valore positivo in termini economici e sociali. Essa è necessaria non solo per arrestare la crisi climatica ed ecologica, ma è anche un’occasione da non perdere per il rilancio durevole e di qualità di un’economia ormai stagnante come quella italiana. È meglio e più vantaggioso investire per l’economia di domani, invece di frenare il cambiamento”.

La piena attuazione degli obiettivi europei di decarbonizzazione al 2030 porterebbe ad un risparmio totale di costi energetici e di costi delle emissioni di circa 66 Mld€ con un effetto moltiplicatore sulle attività economiche e sulle entrate del bilancio dello Stato: fra Irpef, imposte dirette e indirette, contributi sociali e altre entrate correnti, si arriverebbe nel decennio a maggiori entrate per lo Stato di ben 529,5 Mld€ cumulate al 2030, a fronte di un investimento aggiuntivo di 147 miliardi.
Non solo, se venisse attuata la piena circolarità economica, il consumo complessivo dei materiali nel 2030 diminuirebbe del 14,5% rispetto al 2020, calerebbe la quantità di rifiuti prodotti (-17 Mt al 2030), aumenterebbe la quantità di rifiuti sottoposti ad attività di riciclo (+18% al 2030), portando il tasso di riciclo nel 2030 all’89,8%.

Infine, avere una economia rigenerativa significa riequilibrare il capitale naturale fortemente danneggiato: l’incremento dell’erosione del suolo (da 11,63 a 11,69 t/ha) ha causato una perdita di circa 17 milioni di euro; le trasformazioni della copertura del suolo hanno ridotto la capacità di regolazione dei regimi idrologici, con perdite stimate fino a 3,8 miliardi di euro; la scomparsa di vegetazione naturale ha provocato un calo di circa 2,5 milioni di tonnellate di carbonio immagazzinato, per una riduzione di benefici economici compresa tra 491 e i 614 milioni di euro. L’Italia, invece, avrebbe benefici di circa 2,4 miliardi di euro dal ripristino degli ecosistemi, sostenendo costi di intervento di risanamento e di tutela per 261 milioni.

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