«In questo thriller ho cercato di mettere insieme tanti colpi di scena che si rincorrono e accavallano aumentando la tensione. C'è parecchia azione e si è sempre vicini all'orlo del burrone. Sono partito dall'idea che non abbiamo tesi precostituite e non esistono delle grammatiche definite, e scrivere un giallo è come ritrovarsi in un posto in cui usi tutte le lingue che conosci per farti capire».
Lo scrittore bolognese, quindi, tornerà alla Fondazione Mirafiore e sarà l’occasione per il pubblico non solo di scoprire in quale nuova vicenda si ritrova coinvolta l’investigatrice Grazia Negro (protagonista di buona parte dei suoi romanzi), ma di confrontarsi anche su tematiche della cronaca attuale.
Visita: www.fondazionemirafiore.it