Chronos e bios, tempo e vita. Nel 2017 il Premio Nobel per la medicina è stato assegnato a Hall, Rosbash e Young per gli studi sull’orologio biologico circadiano. Di cosa si tratta? L’attività ritmica di ogni cellula, di ogni organismo vivente è scritta nel DNA dei nostri geni e la rotazione della Terra sul suo asse, con la conseguente alternanza di luce e buio, rappresenta il regolatore del nostro cervello. Dagli aspetti fisiologici dei ritmi sulla vita quotidiana (il sonno e la veglia, l’ora migliore per mangiare o assumere farmaci o fare sport..) alle possibili conseguenze del loro sfasamento (ora legale, jet lag, lavoro a turni, inquinamento luminoso): è come se avessimo un vero e proprio orologio interno che scandisce ogni momento della nostra vita.
Roberto Manfredini è Professore ordinario di Medicina interna all’Università di Ferrara, già Direttore del dipartimento di Scienze Mediche. È membro dell’Accademia delle Scienze (già Vice-presidente) e della Società MedicoChirurgica di Ferrara (già Presidente). Fellow dell’European Federation of Internal Medicine, è membro di numerose società scientifiche nazionali ed internazionali.