Il classicissimo romanzo di Jules Verne, scrittore della geografia del fantastico, e di ardite e temerarie esplorazioni,si presta particolarmente all'attitudine allegorica ed alla poetica di vivide metafore musicali e liriche già collaudatenei precedenti lavori della Compagnia Necessita Virtù fondata e diretta dall'autore compositore e regista Marte Costa,che si sta ormai segnalando come una nuova (e salutare!) realtà nella creazione di un'originale forma di teatro musicale,dove la musica è composizione autentica e mai scontata, i testi ambiscono a forma poetica autonoma, e lo spettacolo,il frutto di idee vere, e non di meri effetti tecnici? (che, ammettiamo, nomen omen, non avremmo comunque!).Mentre molti dei luoghi che Verne aveva esplorato solo con la fantasia, sono ora conosciuti (o addirittura turistici!),gli abissi oceanici nello spettacolo sono quelli reconditi della coscienza, i mostri marini incarnano ben altre attuali mostruosità terrestri,i colori delle creature marine di ogni latitudine si mescolano alle mille cangianti sfaccettature dell'animo umano.L'esplorazione di un mondo sommerso, puro, regno dell'incanto e dell'emozione, ma anche caleidoscopico specchio nel qualesi rifrangono tutte le luci e le ombre di quello ufficiale: buffi pesci sono parodia di vezzi e grossolanità umane,mentre altre leggiadre forme di vita subacquea incarnano speranze e nobiltà in via d'estinzione.
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