La società ci richiede livelli sempre più alti di prestazione: sul piano estetico, sociale, professionale. Siamo bombardati dalla rappresentazione del corpo come macchina perfetta che non ammette debolezza e imperfezioni. Ma è proprio dalla vulnerabilità che nasce la capacità di ascolto, empatia e spinta a superare i nostri limiti.
Ne parliamo con Giada Lonati, direttrice sociosanitaria di VIDAS, @danielecassioli7039, atleta paralimpico, e @aurelianostingi1826, ricercatore in cancer biology e divulgatore @alterthink.
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