In un mondo dalle risorse limitate non si potrà crescere all’infinito
Sulla scorta di preoccupazioni ambientali, è almeno dagli anni ’70 che cominciano a emergere teorie alternative che mettono in discussione i modelli tradizionali di crescita economica. Si comincia a parlare di una possibile decrescita volontaria.
Uno dei paladini più noti di questo pensiero è l’economista e filosofo francese Serge Latouche che nel 2007 ha pubblicato un saggio dal titolo “Breve trattato sulla decrescita serena”. Vi si teorizza una rinuncia volontaria per liberarsi dai condizionamenti mentali del capitalismo e per riprendersi del tempo per sé.
Questo pensiero è molto scettico persino sulla possibilità di uno sviluppo sostenibile. Un’economia che aggredisce nuove risorse non può essere sostenibile. Ci sono già persone che cercano modelli di vendita alternativi, che decidono di vivere in mini-case. Certo è una parte minoritaria della società. D’altra parte, la riflessione sui limiti della crescita economica è arrivata persino sui banchi dell’europarlamento.
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