Un tema attuale più che mai: dove si trova il confine tra la manipolazione e il marketing etico? La conoscenza che abbiamo dei meccanismi con cui il cervello lavora permette di utilizzare, nella comunicazione pubblicitaria, tecniche efficaci che possono essere utilizzate, in modo positivo, per veicolare i valori di un'azienda in cui i clienti possono identificarsi o, in modo negativo, convincere e persuadere i consumatori a scegliere un prodotto con tecniche manipolatorie.
Ce ne parlano la brand strategist e neurobrand specialist che promuove il marketing etico Simona Ruffino e Katya Tentori, psicologa cognitiva che lavora presso il Centro Interdipartimentale Mente/Cervello dell’Università di Trento.
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