In questa puntata parliamo di agricoltura sostenibile. Lo facciamo presentando i contenuti del primo libro della collana di Ecofuturo, “La terra che salva la terra”, che abbiamo scritto anche grazie alla partecipazione di alcuni amici storici di Ecofuturo tra cui CIB, Pascucci, Girolomoni, Federbio…Dal 2016 quando abbiamo inaugurato a Padova il monumento alla fine dell’era dell’aratro diffondiamo nelle nostre iniziative il ruolo che può avere l’agricoltura nello stoccaggio della CO2, passando da settore energivoro e inquinante, ad uno dei protagonisti della decarbonizzazione nelnostro paese. Il CIB, consorzio italiano biogas, promuove oltre lo sviluppo di biogas e biometano e quindi l’utilizzo di tutti gli scarti agricoli per produrre energia, anche un metodo di agricoltura che non violenta la terra, anzi la rende uno scrigno di fertilità grazie allo stoccaggio della CO2 e quindi di carbonio. Tramite l’aratura su sodo e lo spargimento di digestato sul suolo si sono riscontrati negli anni aumenti di fertilità del suolo impressionanti. Ce ne parlano il Presidente e i responsabili dell’area agronomia del CIB.
Un ruolo fondamentale nello sviluppo di questo tipo di agricoltura lo ha FedeBio, che in Italia, grazie a Mariagrazia Mammuccini, garantire la credibilità del settore biologico e promuove metodi e mezzi che rispettino i naturali processi biologici vegetali e animali ed escludano metodi di crescita forzati o comunque innaturali, compreso l’utilizzo di organismi geneticamente modificati. Su questo fronte, siamo andati a conoscere a San Marino l’azienda Bioagrotech che realizza concimi e fertilizzanti naturali che non impattano sulla salute delle piante né dell’ambiente.
Infine le energie rinnovabili nell’agricoltura, come il fotovoltaico che si sposa benissimo al settore e non solo aiuta a produrre energia pulita, ma consente anche un utilizzo ridotto di acqua per irrigazione.
La terra infine ci dà calore, che grazie alle pompe di calore ad alta temperatura possiamo utilizzare nelle nostre case abbattendo le bollette e risparmiando emissioni nocive per l’ambiente.
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