Un’ora in più potrebbe sembrare poca cosa. Ma per chi deve alzarsi presto e attraversare il San Gottardo per andare a lavorare, 60-70 minuti in più cambiano la vita. In peggio, naturalmente. È così dal 10 agosto, quando il deragliamento di un treno merci ha messo fuori uso la galleria di base per il traffico viaggiatori. Patti chiari ha accompagnato alcuni pendolari, lavoratori e studenti, nel loro viaggio dal sud al nord delle Alpi o viceversa. E i disagi non si limitano al tempo perso.
Costi supplementari e vita familiare stravolta
Ne risente infatti anche il portamonete. Rachele, che abita a Bellinzona e lavora all’ospedale di Lucerna, è ormai costretta a soggiornare in settimana nella città della Svizzera centrale. Per lei, vita familiare stravolta e costi supplementari per centinaia di franchi al mese. Elisa, studentessa all’Università di Friborgo, per rientrare in Ticino il venerdì sera deve partire prima del solito e pagare un biglietto extra per la prima tratta del viaggio.
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