Digital conference. Coordinano Damien Lanfrey e Donatella Solda (Future Education Modena). A cura di FPA e FEM
Tra gli effetti più interessanti dell’emergenza Covid, pur nella triste realtà, vi è stato indubbiamente quello di aver reso la didattica scolastica più trasparente alle famiglie italiane.
Didattica a Distanza e lockdown hanno dato una vista privilegiata di ciò che prima era spesso chiuso nelle mura della classe.
Il risultato di questa osservazione è una evidente disparità scuole e docenti che da anni mettono in pratica un rinnovamento didattico fortemente arricchito dalle tecnologie, e un numero ancora piuttosto elevato di docenti non in grado di introdurre le tecnologie, anche in forma leggera, nella propria attività.
Negli ultimi 5 anni, politiche, risorse e sollecitazioni pubbliche non sono mancate.
Per evitare il rischio di frettolose e maldestre strategie formative, occorre però mettere in campo modelli di intervento che prendano in considerazione le caratteristiche e la struttura del sistema educativo italiano, ma che allo stesso tempo guardino al futuro, e non solo al presente.
Occorre andare oltre al tecno-entusiasmo e al tecno-scetticismo: serve evitare che l’innovazione della didattica sia assoggettata alle funzioni “povere” della tecnologia. Accompagnare i docenti per non subire il cambiamento digitale e sfruttare in pieno le potenzialità degli ambienti di apprendimento aumentati dalla tecnologia diventa quindi fondamentale.
Ne discutono alcune delle migliori esperienze del Paese in materia di didattica digitale, e autorevoli rappresentanti del sistema italiano.
MODERA
Damien Lanfrey, Future Education Modena
Visita: www.smartlifefestival.it