di Oscar Acciari e Marco Dalla Fiore
Obbligati a svolgere lavori di pura manovalanza che poco c’entrano con la professione da imparare. A volte pure insultati e molestati. È quanto denunciano a Falò alcuni apprendisti che, per terminare la loro formazione, hanno dovuto cambiare posto di lavoro. In Ticino un apprendista su tre in Ticino scioglie il contratto di tirocinio durante il percorso formativo (siamo al penultimo posto in Svizzera). Le ragioni sono diverse: la generazione Z, cresciuta nell’era digitale, è poco avvezza alle professioni manuali, ma ci sono anche aziende che non rispettano i piani di formazione (fortunatamente sono parecchie quelle virtuose che formano con impegno e attenzione i lavoratori di domani). E allora, gli ispettori di tirocinio dovrebbero fare più controlli?
Ospititi Sara Rossini, co-fondatrice e direttrice fill-up e Paolo Colombo, Dir. Divisione formazione professionale DECS
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