L’albero della conoscenza del bene e del male era… un melo? Parrebbe di no. E dire che una delle certezze più diffuse nella nostra civiltà occidentale è la mela del peccato originale. Eppure essa non è presente nel racconto biblico.
Chi ha messo la mortifera mela nel giardino dell’Eden? Quando nacque questa diceria e perché si è diffusa? Chi è il colpevole?
Balzaretti, nei panni di un investigatore, segue gli indizi e ascolta i testimoni che consentono di ricostruire com’è nata questa opinione. Un vero e proprio processo alla “mela di Eva” presentato in modo semplice e accattivante.
I problemi affrontati stimolano anche una serie di osservazioni sul metodo storico e filologico. Più che un colto divertissement. Un invito alla cautela di fronte alle opinioni comuni e alle ricostruzioni storiche. Perché i cosiddetti “dati” non sono fatti oggettivi, ma sono costruiti secondo una precisa visione del mondo, di cui a volte neppure lo stesso storico è consapevole
Claudio Balzaretti (1956), laureato in lettere classiche e dottore in scienze bibliche con una tesi sulla versione siriaca di Esdra-Neemia, è stato ordinario di storia e filosofia nei licei classici. Si occupa dei libri storici dell’Antico Testamento e ha pubblicato diversi commentari, sia scientifici sia divulgativi: Esdra-Neemia (1999 e 2010), 1-2 Cronache (2001 e 2013), 1-2 Re (2002 e 2008), 1-2 Maccabei (2004 e 2018), 1-2 Samuele (2021). Nello stesso tempo ha svolto diverse ricerche filologiche che hanno rimesso in discussione molti luoghi comuni: l’etimologia di missa (2000), la storia della cioccolata nella morale cattolica (2009 e 2014), la politica nella Bibbia (2020). I suoi articoli affrontano temi biblici, storici o filosofici e mettono sempre in primo piano i problemi metodologici della ricerca filologica.
Visita: www.associazioneletteraltura.com