Laura Schettini - Questa è la mia vita. Il libro di Adalgisa Conti, internata in manicomio dal 1913 al 1978.
Incontro nell'ambito della tredicesima edizione della Storia in Piazza, libro e libertà.
Nel 1978, l’anno dell’approvazione della legge che avrebbe portato “all’abolizione” dei manicomi, usciva il libro Gentilissimo sig. dottore questa è la mia vita di Adalgisa Conti.
La donna, nata alla fine dell’Ottocento, era stata condotta nel manicomio di Arezzo dal marito, dopo tre anni di matrimonio. Di lei si diceva fosse depressa, preda di delirio persecutorio, ad ogni modo incapace di fare figli.
In manicomio passerà 65 anni, fino alla morte, In manicomio scriverà, nella forma di una lunga lettera, la sua storia.
Un testo straordinario, che ritrovò la luce non casualmente proprio nel mezzo dell’ondata antimanicomiale e che ci permette di parlare dell’intreccio tra storia della famiglia e della follia, tra violenza di genere e istituti di internamento, ma anche di libri che hanno superato e aiutato ad abbattere mura.
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