Isabella Gagliardi - Testi ed esperienze fra mistica e follia, incontro nell'ambito della tredicesima edizione della Storia in Piazza, libro e libertà.
L’amore può condurre alla follia? In epoca medievale si era convinti che potesse: innamorarsi in maniera eccessiva avrebbe potuto compromettere la salute mentale dell’innamorato. L’amore di Dio, poi, era considerato addirittura un amore estraniante, cioè così potente da determinare un vero e proprio ribaltamento della mente.
L’abisso dell’amore (abyssum amoris) avrebbe dunque causato una sorta di follia sacra (sancta insania), cioè uno stato della coscienza alterato perché caratterizzato da un innamoramento per Cristo tanto pervasivo e assoluto da risultare un vero e proprio stravolgimento esistenziale.
Saranno dunque presentati testi ed esperienze del XII secolo dedicate alla follia d’amore, tanto profana quanto sacra: i romans di Chrètien de Troyes, culla del cosiddetto “amor cortese”, le poesie trobadoriche e dei minnesänger, il Tractatus de amore di Andrea Cappellano dedicati all’amore umano saranno quindi messi a confronto con lo Speculum Charitatis di Aelredo di Rielvaux, ma anche con il De natura et dignitate amoris di Guillaume de Saint-Thierry, con il Tractatus di Riccardo di San Vittore e molti altri testi relativi invece all’amor divino (tutti in traduzione italiana). Contestualmente saranno ripercorse le storie di amori celebri per gli esseri umani e per Dio.
Visita: palazzoducale.genova.it