Avete già sentito nominare l’università di Novazzano? Sapevate che in Piazza Grande a Locarno si insegnava medicina, chirurgia e fisioterapia? Sapevate che a Chiasso sta nascendo una nuova e libera università, con quattro facoltà e almeno una cinquantina di docenti? Eravate a conoscenza delle sette università di Zugo?
Patti Chiari svela una realtà totalmente sconosciuta: non in una lontana ed esotica repubblica delle banane, ma in Svizzera, uno dei paesi con il sistema universitario più prestigioso e blasonato al mondo. Eppure, grazie a una legislazione decisamente permissiva, il nostro Paese è diventato negli anni l’eldorado dei diplomi facili. Un business milionario che sforna centinaia, se non migliaia di laureati ogni anno. Scienze economiche, finanza, matematica, psicologia, comunicazione: ce n’è per tutti i gusti. Per laurearsi bastano qualche clic, una manciata di corsi online, un pugno di esami abbordabili e, naturalmente, una cospicua somma di soldi. Così bachelor, master e dottorati diventano alla portata di tutti. C’è addirittura chi te li confeziona a richiesta, basta pagare. E così ne abbiamo approfittato, e ci siamo laureati anche noi! In fondo una laurea in più può sempre tornare utile. Ma queste scorciatoie dove portano? Servono davvero?
A Patti chiari parla chi si è rivolto a queste pseudo università e ora si ritrova con un pugno di mosche in mano, chi è finito nei guai con la giustizia a causa del suo strano diploma, parlano le autorità cantonali e federali, ma anche chi lavora in questo settore e difende a spada tratta il suo operato.
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