I numeri ufficiali forniti dalla polizia parlano di un trasporto sicuro. Eppure quando si sperimenta il servizio pubblico su gomma con gli occhi dell’anziano anche le piccole accortezze fanno la differenza: dal fare il biglietto a salire sul bus, dall’autista che attende che siano tutti seduti, alla posizione delle macchinette per obliterare. Sì, perché una persona con difficoltà motorie in piedi su un autobus in movimento è una persona a rischio caduta. Ma allora i passeggeri più in forma lasciano il posto a sedere a chi ne ha bisogno? Patti Chiari ha fatto un test, salendo su una quindicina di autobus diversi negli orari di punta in compagnia di un senior munito di bastone. Come sarà andata? Sarà riuscito a sedersi e mettersi al riparo da spiacevoli infortuni?
E quali sono le difficoltà di un conducente alla presa con passeggeri e traffico indisciplinato? Abbiamo seguito un autista dei Trasporti pubblici di Lugano durante il proprio turno, per farci raccontare difficoltà e strategie per evitare infortuni a bordo.
E ancora, quando si hanno difficoltà o impedimenti motori anche solo salire sugli autobus può rivelarsi un’impresa. E allora, a 20 anni dall’approvazione della legge sui disabili, che pretende fermate accessibili per tutti, come siamo messi? Trasporti pubblici, Cantone e comuni avevano tempo fino a fine 2023 per rendere le proprie fermate conformi alla legge. Eppure, secondo il Dipartimento federale dei Trasporti, in Svizzera solo il 42% delle fermate degli autobus sarebbe conforme. E in Ticino? Le 1600 fermate del cantone a che punto sono? E quali sono le caratteristiche di una fermata conforme? La legge prevede che per le fermate non conformi venga messo a disposizione un sistema di trasporto sostitutivo che permetta a chi ne ha bisogno di raggiungere la prima fermata accessibile. Il sistema funziona? Patti Chiari in compagnia di una persona con disabilità ha messo il sistema alla prova.
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