Avevo recuperato due versioni di Dark City: - una in inglese, ma, essendo sprovvista di sottotitoli, ho recuperato anche la versione in italiano. Non sapevo però che quella in inglese era in realtà la Director's cut ... e così, oltre ad appurare gli scempi del doppiaggio, ho anche scoperto come la Director's cut, con i suoi dodici minuti in più, sia in realtà il film che tutti abbiamo mancato.
Dark City esce un anno prima del celeberrimo Matrix anticipandone molti concetti e, se pur la trama è incentrata su di un altro soggetto, le similitudini sono molteplici e quindi il parallelo è d'obbligo; se si pensa, poi, a come questa pellicola di Alex Proyas sia stata - di fatto - eclissata dal successo dei fratelli Wachowski, ecco che Dark City merita una rivalutazione... e non certo per inventarsi una qualche superiorità nei confronti di Matrix, non è questo il punto. Ma: vuoi Matrix con tutti i riflettori su di sé nella decade (e non solo) a venire, vuoi un doppiaggio insulso e disonesto riservato a Dark City, vuoi una versione cinematografica mutilata da tagli irrispettosi (i quali rivelano la stupidità della grande distribuzione), vuoi si parli di un'opera che, per quanto non pienamente riuscita, anzi con delle caratterizzazioni a volte troppo stereotipate ...beh, è quantomeno un dovere e un atto di onestà intellettuale riproporre e consigliare questo filmetto la cui messa in scena, tra stilismo e sostanza, ha comunque i suoi più che onorevoli e interessantissimi perché.