È sbarcata nel continente euroasiatico nel 2007 in Georgia e da allora nessuno o quasi è riuscito a fermarla. È la peste suina africana, una febbre emorragica quasi sempre letale per maiali e cinghiali i cui danni vanno ben al di là del mondo agricolo. Ne soffrono l’economia, il turismo e tutti coloro che amano la natura e gli spazi aperti.
Il virus è ormai a soli cinquanta chilometri dal Ticino e si avvicina, in provenienza dall’Italia. Per combatterlo è già stato preparato un piano d’azione che potrebbe proibire ad escursionisti, cacciatori e selvicoltori di accedere ad ampie porzioni di boschi. Per periodi fino a due anni.
Inchiesta di Falò sulle tracce di questo fastidiosissimo virus, tra le provincie del nord Italia che stanno già lottando, con scarsi risultati, e il Ticino che si prepara. Domande, dubbi, chiarimenti. Riusciremo ad evitare il suo arrivo? E come fare in modo che la cura imposta dalle misure di lotta non si riveli più dannosa della stessa malattia?
Ospite in studio: Luca Bacciarini, veterinario cantonale TI
di Marzio Pescia e Damiano Dignola
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