La Chiesa Cattolica è nella bufera. Il fenomeno degli abusi sessuali è emerso in tutta la sua ampiezza anche in Svizzera dopo la pubblicazione dello studio pilota condotto dall’Università di Zurigo: oltre mille i casi documentati dal 1950, il cui perdurare è stato favorito anche da una cultura di copertura e insabbiamento. Oggi nuove vittime si fanno avanti, anche dalla Svizzera italiana. L’inchiesta di Falò dà voce a persone che solo oggi, dopo decenni di doloroso silenzio, hanno deciso di denunciare i fatti. Grazie a loro siamo in grado di mettere in luce, documenti alla mano, quel sistema di occultamento che sotto vari episcopati -anche più recenti- ha messo la protezione della Chiesa davanti alla tutela delle vittime. Un passato che i vertici dell’istituzione vogliono cambiare attraverso una serie di misure urgenti: uno sportello indipendente per il sostegno alle vittime, un tribunale penale ecclesiastico nazionale, test psicologici per i nuovi sacerdoti. Basteranno a cambiare le cose?
Ospiti in studio: l’Amministratore apostolico della Diocesi di Lugano Alain de Raemy e il responsabile del Gruppo di lavoro sugli abusi in ambito ecclesiastico Stefan Loppacher.
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