Robert Ward presenta il suo libro "Io sono Red Baker", Barney Edizioni.
Dialoga con l'autore Vilma Rodeghiero.
Con la partecipazione di Nicola Manuppelli, curatore della collana editoriale "I fuorilegge".
Quando nel 1985 Robert Ward pubblicò Io sono Red Baker, romanzo accolto da un enorme successo di critica (da molti considerato “la miglior cosa pubblicata quell’anno”) e vincitore del Pen West, non immaginava che il libro ben presto sarebbe scomparso dalle librerie per un bel po’ di tempo. Riapparve più avanti, sull’onda di un feroce passaparola. Il romanzo è ambientato a Baltimora. È il 1983. Red Baker ha 39 anni e l’acciaieria per cui lavora ha appena licenziato il sessanta per cento dei dipendenti, fra cui lui e il suo migliore amico, Dog. La ditta sembra destinata a chiudere i battenti per sempre. Red e i colleghi cominciano a fare la fila agli uffici di collocamento per trovare impieghi che paiono inconsistenti. Nel frattempo, la vita tutt’attorno sembra sgretolarsi. Red fantastica di scappare in Florida, con Crystal, una spogliarellista, fuggendo dalle responsabilità familiari, da una moglie e un figlio adolescente. La disperazione inesorabilmente lo porta a scivolare lungo una spirale discendente in cui finisce per perdere tutto, rifugiandosi nell’alcol e nelle droghe e arrivando a commettere un crimine. La storia dolorosa e coinvolgente di un uomo disperato, capace solo di scelte sbagliate, che cerca di salvare almeno parte dei sogni giovanili.
Robert Ward, nato a Baltimora, attualmente vive a Los Angeles. Il primo romanzo, Shedding Skin, pubblicato nel 1972, ha vinto il National Endowments for Arts. Ha fatto parte della corrente del New Journalism, guadagnandosi la stima di autori come Tom Wolfe. Dopo la pubblicazione del quarto romanzo, Red Baker, nel 1985, ha cominciato a scrivere per la televisione. È autore e produttore di serie come Hill Street Blues e Miami Vice.
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