Il caso Cospito, l’anarchico che dallo scorso maggio è sottoposto al 41 bis, il “carcere duro”, porta con sé la necessità di una riflessione su diversi aspetti.
Dapprima la comprensione di cosa sia questo articolo 41 bis di cui si parla e di cosa comporta per il detenuto nella vita quotidiana in carcere.
In seguito, che cosa significa la trasformazione di una norma prevista per un reato specifico e come transitoria, in una norma definitiva e applicabile a diversi reati.
Infine, nel caso specifico dell’anarchico Cospito, come una norma pensata per impedire la comunicazione all’interno di una struttura criminale gerarchica come quella della criminalità organizzata, possa essere applicata a una galassia, come quella anarchica, nella quale non vige nessun principio gerarchico.