Serena Dandini presenta il suo libro "Il futuro di una volta", Rizzoli.
Cosa si pensava tempo fa? Che il futuro ci avrebbe offerto prospettive di gioia e innovamento? Non è stato così. A dircelo è Serena Dandini con Il futuro di una volta, un graffiante e a tratti divertente ritratto di quello che saremmo potuti essere e non siamo stati. Pensavamo che il lavoro sarebbe stato più facile grazie alle nuove tecnologie e invece oggi ci rendiamo conto che grazie a loro veniamo licenziati. Credevamo che il progresso ci avrebbe resi liberi dai preconcetti del sesso. Nel 2015 invece il sesso è vissuto attraverso la trasgressione e la perversione e ora siamo più schiavi di prima, destinati a non accontentarci mai. Volevamo e sognavamo una classe politica più giusta e più equa che ci avrebbe garantito una società più adatta alle necessità di tutti, ci ritroviamo invece proprio con una nuova classe politica, arrogante e incompetente che ci ha costretti a non sognare più, a non lottare più e a vivere in una sorta di stato di rassegnazione e impotenza. E’ questo il progresso? Dove stiamo andando se peggioriamo sempre più? La Dandini con il suo spirito da conduttrice critica e attenta, che non rinuncia mai all’ironia e al sarcasmo, ci guida nelle promesse non mantenute e distrutte e ce le indica, passo dopo passo. Il quadro è dei più disperati, ma il racconto è tanto veritiero quanto spassoso e Il futuro di una volta, incredibilmente, ci fa ancora sperare. In cosa? Ma in un futuro migliore!
Serena Dandini, dopo aver ideato e presentato programmi come La tv delle ragazze, Avanzi, Pippo Chennedy Show, L’ottavo nano e Parla con me, conduce su La7 The show must go off. Il suo esordio letterario Dai diamanti non nasce niente. Storie di vita e di giardini (Rizzoli, 2011) è stato un grande successo, seguito dalla raccolta di racconti Grazie per quella volta (Rizzoli, 2012) e da Ferite a morte (Rizzoli ControTempo 2013), il suo primo libro di narrazione dal quale è stata tratta una rappresentazione teatrale portata in tournée in Italia e all’estero.
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