Saremo di meno nel 2050. Quattro milioni e mezzo per l’esattezza. È come se una città delle dimensioni di Roma sparisse. E non è mai successo nella storia di questo Paese. Ma in proporzione gli over 60 saranno molti di più.
Il ritratto demografico dell’Italia fra 25 anni lascia presagire campagne elettorali tutte improntate al sostegno all’età matura e chissà con quali promesse. Eppure un modo per non finire in un vicolo cieco, in un Paese disabitato, ci sarebbe. Ha a che fare con le generazioni più giovani: avere quel che di solito chiedono, dallo smart working ai servizi fino alla cura dell’ambiente e agli stipendi accettabili, significa avere un Paese sano e capace di attrarre risorse. E di questo ne beneficerebbero tutti, anche i sessantenni del 2050.
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